Lo street artist Jorit torna a Firenze per un nuovo murales

Lo street artist Jorit Agoch torna a Firenze con un nuovo murale, un nuovo importante volto, e lo annuncia pubblicamente sul suo profilo Instagram postando una foto che mostra la fine della fase preliminare del suo lavoro che contraddistingue da sempre i suoi interventi sui palazzi di tutto il mondo. Una scritta che recita: “Anche quando tutto pare o è perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio. Le crisi consistono appunto nel fatto che il vecchio muore il nuovo non può nascere. Odio gli indifferenti, credo che vivere voglia dire essere partigiani!” . Il riferimento ad Antonio Gramsci è chiaro ed esplicito. Una volontà, quella di rappresentare Gramsci, espressa dallo stesso artista in occasione della presentazione del suo primo murale pubblico fiorentino che raffigurava il volto di Nelson Mandela. Che il sogno sia diventato realtà? Che la volontà dell’artista abbia preso forma e vita nuovamente a Firenze? Ebbene si! Seguendo l’avanzamento del lavoro il volto di Gramsci appare sempre più nitido e prende sempre più forma. In che zona di Firenze è realizzata l’opera? Beh sarebbe quasi un peccato svelarla ora in questa fase preliminare del lavoro. Il fascino delle opere di Jorit sta anche nella bellezza di poterle scovare per le vie della città, nei luoghi dove meno ce le aspettiamo, camminando con lo sguardo curioso, pronto a cogliere tra un palazzo e l’altro la mano e il graffio dell’artista.
Conosciuto dal grande pubblico fin dal celebre ritratto di San Gennaro, realizzato nel quartiere di Forcella a Napoli, l’artista Jorit Agoch è riuscito a farsi apprezzare in tutto il mondo. La sua arte è da sempre sinonimo di impegno civile e sociale, i volti realizzati, marchiati, graffiati, “scarnificati” con le note linee rosse sulle guance, rappresentano quella che lo stesso artista definisce la “Human Tribe”, la tribù umana dove tutti si riuniscono e possono identificarsi senza distinzioni di razza, cultura ed estrazione sociale. Qui l’intervista realizzata da Simone Teschioni Gallo in occasione della presentazione del murales raffigurante Nelson Mandela:
Testo e fotografie a cura di Simone Teschioni Gallo
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