L’universo cinematografico di Sergio Leone in mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma

La mostra “C’era una volta Sergio Leone” in programma fino al 3 maggio 2020 al Museo dell’Ara Pacis di Roma, permette di esplorare nei minimi dettagli l’universo cinematografico del grande regista italiano che, con le sue pellicole, ha segnato la storia di Hollywood dal lontano esordio della sua prima proiezione “Per un pugno di dollari”, all’indimenticabile “C’era una volta in America” capolavoro che lo ha consacrato tra i grandi del mondo del cinema. Una mostra che si pone lo scopo di celebrare i 30 anni dalla morte e i 90 anni dalla nascita del regista, un’esposizione che arriva a Roma dopo il grande successo parigino della passata stagione, nel percorso curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, insieme alla figura di Rosaria Gioia e Antonio Bigini.
Una passione, quella per il cinema, che per Sergio Leone potremo definire più che familiare: il padre infatti, noto con lo pseudonimo di Roberto Roberti, fu uno dei grandi registi del cinema muto italiano, e la madre, fu anche lei molto legata ai film di quel periodo, in quanto attrice protagonista di molti successi. Il piccolo Sergio Leone respira quindi fin dall’infanzia l’aria del cinema anche tra le mura di casa, dando presto dimostrazione del suo grande talento, riproponendo nel film d’esordio “Per un pungo di dollari”, la fascinazione per il film “La sfida del Samurai (Yòjimbò)” di Kurosawa, trasformandolo in un western che, uscito a Firenze il 12 settembre del 1964, lanciò Sergio Leone nel mondo di pistole e pistoleri, mondo che nel corso del tempo ha saputo regalarci capolavori come “Il buono, il brutto e il cattivo”, “C’era una volta il West”, e molti altri ancora.

L’immancabile protagonista dei suoi successi, l’attore Clint Eastwood, è approfondito in mostra con documenti del tempo come contratti, locandine e oggetti di scena, accompagnato dalla figura che forse più di qualunque altro ha saputo rendere immortali i film di Sergio Leone con le sue musiche e la sua arte, il maestro Ennio Morricone, a cui è dedicato un filmato realizzato da Giuseppe Tornatore, in cui il grande compositore parla della genesi delle sue musiche legate ai successi senza tempo del regista romano.
Una mostra dunque che permette allo spettatore di conoscere da vicino non solo il grande regista, ma anche l’uomo che si celava dietro la cinepresa, mostrando la forte passione che Sergio Leone nutriva non solo per i film stranieri, ma anche per il mondo dell’arte e della letteratura, passione che troviamo abilmente trasposta in mostra grazie ad una sezione video da cui emergono paragoni calzanti tra celebri opere d’arte e frammenti dei suoi film, come la scena dipinta nel quadro “La fucilazione” di Goya, che ha saputo ispirare le riprese della pellicola “Giù la testa” del 1971.
L’esposizione si conclude infine con la sezione dedicata al film “C’era una volta in America”, riproponendo una selezione di sontuosi abiti di scena, bozzetti di scenografie e l’immancabile colonna sonora, che valse a Sergio Leone tante nomination e premi internazionali, ma non l’ambito successo agli Oscar.

Testo e fotografie a cura di Simone Teschioni
©Levento.eu


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